
APPELLO da TREVISO
A decorrere da gennaio 2023, le famiglie datrici di lavoro domestico che hanno in essere un regolare contratto di lavoro con colf/assistenti familiari, si trovano a sopportare un forte incremento del costo del lavoratore. Ciò da un lato accresce le difficoltà di alcune famiglie che beneficiano dell’assistenza familiare dall’altro rischia di vedere esplodere il già ampio fenomeno dell’irregolarità, del lavoro-nero.
La tabella che segue rappresenta un esempio di costo mensile della/del lavoratrice/ore.
TIPOLOGIA | LIVELLO | N. ore settimanali | SCATTI | |
Convivente | CS | 54 | Nessuno |
I componenti il costo del lavoro, per il “vitto & alloggio” l’importo è la quota mensile su TFR, Ferie e 13^ | IMPORTI Anno 2023 | IMPORTI Anno 2022 |
STIPENDIO LORDO | 1.120,76 | 1.026,34 |
CONTRIBUTI A CARICO FAMIGLIA | 210,60 | 194,22 |
RATEO 13^ | 93,40 | 85,53 |
RATEO TFR | 89,94 | 82,36 |
VITTO & ALLOGGIO dovuti alle ASSISTENTI FAMILIARI | 42,06 | 37,77 |
L’incremento complessivo mensile, per questa tipologia di contratto, è pari a 130,52 euro e aumenterà il costo delle festività non godute e degli eventuali straordinari.
Stante la situazione sopra descritta, stante che la stessa sta mettendo in difficoltà famiglie, spesso a loro volta economicamente fragili. si chiede ai Parlamentari di farsi carico del problema e al più presto di predisporre un provvedimento d’urgenza finalizzato a diminuire il costo del lavoro attraverso una modifica dell’attuale regime fiscale. Attualmente tutti gli assistiti, o i familiari ai quali l’assistito è a carico, possono portare in deduzione dal reddito (diminuzione dell’imponibile) i contributi assistenziali e previdenzialinella somma massima annua di 1.549,37 euro e, solo per le persone non-autosufficienti, è possibile, disponendo di un reddito sino a 40.000 euro, portare in detrazione (diminuzione dell’imposta) il 19% fino a 2.100 euro di spesa per il costo dell’assistenza.
Si chiede che possa essere portata in deduzione l’intera retribuzione del lavoratore e/o venga tolto il limite dei 2.100 euro alla detrazione.
Ciò porterebbe per le famiglie una significativa diminuzione della spesa.
Ciò costituirebbe un formidabile incentivo alla regolarizzazione dei rapporti di lavoro a beneficio e tutela delle parti coinvolte.
Treviso, febbraio 2023
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